


Akhal-Teke
Origine e diffusione. Originario del Turkmenistan (ex-Unione Sovietica), pare derivi dall'antico e ormai estinto Cavallo Turkmeno (che è stato tra i progenitori dell'Arabo). È conosciuto anche come "cavallo celeste" per la sua bellezza, grazia e robustezza.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 154-165 cm. Il mantello si presenta con magnifici riflessi metallici, che variano dai dorati, argentei o bronzei. Fisico estremamente asciutto e una muscolatura lunga e piatta.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da sella e tiro leggero. È adatto per dressage, salto a ostacoli, endurance, trekking.
Akhal-Teke
Origine e diffusione. Originario del Turkmenistan (ex-Unione Sovietica), pare derivi dall'antico e ormai estinto Cavallo Turkmeno (che è stato tra i progenitori dell'Arabo). È conosciuto anche come "cavallo celeste" per la sua bellezza, grazia e robustezza.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 154-165 cm. Il mantello si presenta con magnifici riflessi metallici, che variano dai dorati, argentei o bronzei. Fisico estremamente asciutto e una muscolatura lunga e piatta.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da sella e tiro leggero. È adatto per dressage, salto a ostacoli, endurance, trekking.
Purosangue Arabo (PSA)
Origine e diffusione. Originario dell'Arabia Saudita, il cavallo Arabo è una delle razze più antiche (3000 a.C.). Attualmente viene allevato con successo in diversi paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Polonia, Stati Uniti ed Egitto); la Polonia, in particolare, ha avviato un'opera di selezione che ha reso i cavalli arabi "polacchi" famosi in tutto il mondo.
Caratteristiche morfologiche. L'altezza è generalmente compresa tra i 142 e i 155 cm; il peso oscilla tra i 350 ed i 450 kg. Il mantello, setoso e lucente, può essere grigio, baio, sauro, morello e roano (più raro). La testa è piccola di forma quadrata, molto corta, larga in alto e ristretta nel muso; ciò che la contraddistingue è la sua grande espressività; la linea fronto-nasale è concava in maniera più o meno accentuata; le narici sono grandi. La prima vertebra cervicale è molto larga, piatta e lunga ed ha una posizione orizzontale, mentre le successive declinano verso la spalla. Il piede è piccolo e rotondo, con una buona unghia, forte e resistente.
Caratteristiche funzionali. In campo sportivo le gare di fondo (80, 100 e 160 km) lo vedono primeggiare e di conseguenza l'equitazione di campagna, il turismo equestre e soprattutto le gare di resistenza esaltano le sue qualità.
Purosangue Arabo (PSA)
Origine e diffusione. Originario dell'Arabia Saudita, il cavallo Arabo è una delle razze più antiche (3000 a.C.). Attualmente viene allevato con successo in diversi paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Polonia, Stati Uniti ed Egitto); la Polonia, in particolare, ha avviato un'opera di selezione che ha reso i cavalli arabi "polacchi" famosi in tutto il mondo.
Caratteristiche morfologiche. L'altezza è generalmente compresa tra i 142 e i 155 cm; il peso oscilla tra i 350 ed i 450 kg. Il mantello, setoso e lucente, può essere grigio, baio, sauro, morello e roano (più raro). La testa è piccola di forma quadrata, molto corta, larga in alto e ristretta nel muso; ciò che la contraddistingue è la sua grande espressività; la linea fronto-nasale è concava in maniera più o meno accentuata; le narici sono grandi. La prima vertebra cervicale è molto larga, piatta e lunga ed ha una posizione orizzontale, mentre le successive declinano verso la spalla. Il piede è piccolo e rotondo, con una buona unghia, forte e resistente.
Caratteristiche funzionali. In campo sportivo le gare di fondo (80, 100 e 160 km) lo vedono primeggiare e di conseguenza l'equitazione di campagna, il turismo equestre e soprattutto le gare di resistenza esaltano le sue qualità.
Purosangue Arabo (PSA)
Origine e diffusione. Originario dell'Arabia Saudita, il cavallo Arabo è una delle razze più antiche (3000 a.C.). Attualmente viene allevato con successo in diversi paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Polonia, Stati Uniti ed Egitto); la Polonia, in particolare, ha avviato un'opera di selezione che ha reso i cavalli arabi "polacchi" famosi in tutto il mondo.
Caratteristiche morfologiche. L'altezza è generalmente compresa tra i 142 e i 155 cm; il peso oscilla tra i 350 ed i 450 kg. Il mantello, setoso e lucente, può essere grigio, baio, sauro, morello e roano (più raro). La testa è piccola di forma quadrata, molto corta, larga in alto e ristretta nel muso; ciò che la contraddistingue è la sua grande espressività; la linea fronto-nasale è concava in maniera più o meno accentuata; le narici sono grandi. La prima vertebra cervicale è molto larga, piatta e lunga ed ha una posizione orizzontale, mentre le successive declinano verso la spalla. Il piede è piccolo e rotondo, con una buona unghia, forte e resistente.
Caratteristiche funzionali. In campo sportivo le gare di fondo (80, 100 e 160 km) lo vedono primeggiare e di conseguenza l'equitazione di campagna, il turismo equestre e soprattutto le gare di resistenza esaltano le sue qualità.
Purosangue Inglese (Thoroughbred)
Origine e diffusione. Tra fine del XVII e i primi decenni del XVIII, frutto dell’incrocio tra tre capostipiti arabi importati in Inghilterra e fattrici discese dai cavalli portati dai conquistatori stranieri (Berberi, Danesi, Normanni). Diffuso in tutto il mondo per le sua spiccata attitudine alle corse. Nel 1979, alla morte di Eclipse, il PSI più famoso di tutti i tempi, l'impossibilità di trovare chi fosse capace di fare l'autopsia di un cavallo, fece nascere la prima cattedra di Medicina Veterinaria in Inghilterra: il Royal Veterinary College di Londra.
Caratteristiche morfologiche. L'altezza è generalmente compresa tra i 160 e i 165 cm; il peso oscilla tra i 350 e i 500 kg. Pelle sottilissima, morbida, che lascia trasparire le vene superficiali. Per il mantello sono ammessi quasi tutti i colori interi: baio, sauro, più raramente morello e grigio, eccezionalmente roano. La testa è piccola, con fronte larga e profilo rettilineo; occhi grandi; garrese lungo, prominente e asciutto; spalla muscolata e obliqua; petto profondo; groppa che forte e ben muscolosa; coda portata alta. Arti schietti e muscolosi, con avambraccio lungo e stinco corto; articolazioni larghe e nette; tendini ben marcati, potenti ed asciutti; zoccoli piccoli, ben formati e resistenti.
Caratteristiche funzionali. Se ne distinguono tre tipi differenti: lo "stayer", più piccolo e raccolto, dotato di grande fondo; lo "sprinter", più alto e allungato, molto veloce; l'"intermediate", con groppa obliqua, spalla inclinata e dorso piuttosto breve, adatto alle corse a ostacoli e utilizzato come saltatore.
Anglo-Arabo
Origine e diffusione. È il cavallo da sella per eccellenza in Francia ed è una delle più grandi conquiste zootecniche dell'Ottocento; creato da Napoleone incrociando alternativamente stalloni arabi e PSI su fattrici Navarrine (cavalli celebri nel XVIII secolo per i servizi alla sella e per l'equitazione da maneggio) e Limousine (cavallo d'arme); dal 1941 entrambi vengono chiamati Anglo-Arabi.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: da 150 a 160 cm. Mantello: sauro o baio, raramente grigio. Testa fine, profilo quasi sempre rettilineo, fronte larga, garrese e dorso discreti, groppa lunga e orizzontale, spalla obliqua, garretti chiusi ma adattissimi al salto.
Caratteristiche funzionali. Ne esistono due tipi: uno più leggero adatto alle corse ed un altro più muscoloso e massiccio più adatto all'equitazione da campagna. Sono comunque utilizzati prevalentemente nei concorsi ippici (spiccata attitudine al salto).
Anglo-Arabo
Origine e diffusione. È il cavallo da sella per eccellenza in Francia ed è una delle più grandi conquiste zootecniche dell'Ottocento; creato da Napoleone incrociando alternativamente stalloni arabi e PSI su fattrici Navarrine (cavalli celebri nel XVIII secolo per i servizi alla sella e per l'equitazione da maneggio) e Limousine (cavallo d'arme); dal 1941 entrambi vengono chiamati Anglo-Arabi.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: da 150 a 160 cm. Mantello: sauro o baio, raramente grigio. Testa fine, profilo quasi sempre rettilineo, fronte larga, garrese e dorso discreti, groppa lunga e orizzontale, spalla obliqua, garretti chiusi ma adattissimi al salto.
Caratteristiche funzionali. Ne esistono due tipi: uno più leggero adatto alle corse ed un altro più muscoloso e massiccio più adatto all'equitazione da campagna. Sono comunque utilizzati prevalentemente nei concorsi ippici (spiccata attitudine al salto).
Hackney o Trottatore inglese (Norfolk roadster)
Origine e diffusione. Nato nelle terre della costa orientale inglese (Norfolk, Cambridge, Suffolk) Galles e Scozia, ha avuto origine a partire da cavalli danesi, olandesi e norvegesi con l'utilizzo di sangue PSA, PSI e berbero.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-160 cm (Hackney Pony: 120 -130 cm). Mantello sauro nelle diverse sfumature, baio e anche morello con frequenti e vistose balzane. Cavallo sobrio e longevo, ha la testa del Purosangue inglese, che tiene schiacciata contro un collo ben sviluppato; spalla inclinata e corta; garrese alto; buon passaggio di cinghie; costole non sempre perfettamente arrotondate; struttura solida ed elegante; stinchi e metatarsi lunghi; coda attaccata alta e tagliata perché non ricada sui posteriori; arti sottili ma forti.
Caratteristiche funzionali. È il più grande trottatore di tutti i tempi fra quelli non allenati per le corse. Per la lunghezza dello stinco e del metatarso, l'Hackney distende gli anteriori in orizzontale, portando alta la testa, con uno scatto che i francesi chiamano "colpo di pistone" e gli inglesi "snap", mentre con i posteriori sfiora l'addome: un'andatura quasi da equitazione accademica (tra il piaffer e il passo spagnolo), per la quale è considerato il cavallo steppatore per antonomasia. Ha contribuito alla formazione di importanti razze europee e americane (Trottatore Normanno e Standardbred).
(Per gentile concessione della Hackney Horse Society)
Hackney o Trottatore inglese (Norfolk roadster)
Origine e diffusione. Nato nelle terre della costa orientale inglese (Norfolk, Cambridge, Suffolk) Galles e Scozia, ha avuto origine a partire da cavalli danesi, olandesi e norvegesi con l'utilizzo di sangue PSA, PSI e berbero.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-160 cm (Hackney Pony: 120 -130 cm). Mantello sauro nelle diverse sfumature, baio e anche morello con frequenti e vistose balzane. Cavallo sobrio e longevo, ha la testa del Purosangue inglese, che tiene schiacciata contro un collo ben sviluppato; spalla inclinata e corta; garrese alto; buon passaggio di cinghie; costole non sempre perfettamente arrotondate; struttura solida ed elegante; stinchi e metatarsi lunghi; coda attaccata alta e tagliata perché non ricada sui posteriori; arti sottili ma forti.
Caratteristiche funzionali. È il più grande trottatore di tutti i tempi fra quelli non allenati per le corse. Per la lunghezza dello stinco e del metatarso, l'Hackney distende gli anteriori in orizzontale, portando alta la testa, con uno scatto che i francesi chiamano "colpo di pistone" e gli inglesi "snap", mentre con i posteriori sfiora l'addome: un'andatura quasi da equitazione accademica (tra il piaffer e il passo spagnolo), per la quale è considerato il cavallo steppatore per antonomasia. Ha contribuito alla formazione di importanti razze europee e americane (Trottatore Normanno e Standardbred).
(Per gentile concessione della Hackney Horse Society)
Pony Hackney
Origine e diffusione. Nato nelle terre della costa orientale inglese (Norfolk, Cambridge, Suffolk) Galles e Scozia, ha avuto origine a partire da cavalli danesi, olandesi e norvegesi con l'utilizzo di sangue PSA, PSI e berbero.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-160 cm (Hackney Pony: 120 -130 cm). Mantello sauro nelle diverse sfumature, baio e anche morello con frequenti e vistose balzane. Cavallo sobrio e longevo, ha la testa del Purosangue inglese, che tiene schiacciata contro un collo ben sviluppato; spalla inclinata e corta; garrese alto; buon passaggio di cinghie; costole non sempre perfettamente arrotondate; struttura solida ed elegante; stinchi e metatarsi lunghi; coda attaccata alta e tagliata perché non ricada sui posteriori; arti sottili ma forti.
Caratteristiche funzionali. È il più grande trottatore di tutti i tempi fra quelli non allenati per le corse. Per la lunghezza dello stinco e del metatarso, l'Hackney distende gli anteriori in orizzontale, portando alta la testa, con uno scatto che i francesi chiamano "colpo di pistone" e gli inglesi "snap", mentre con i posteriori sfiora l'addome: un'andatura quasi da equitazione accademica (tra il piaffer e il passo spagnolo), per la quale è considerato il cavallo steppatore per antonomasia. Ha contribuito alla formazione di importanti razze europee e americane (Trottatore Normanno e Standardbred).
(Per gentile concessione della Hackney Horse Society)
Hannover
Origine e diffusione. È la razza più importante di cavalli da sella in Germania. Impiegato in epoca medievale nelle battaglie, nel corso dei secoli ha subito grosse trasformazioni in funzione delle mutate esigenze: cavallo da tiro leggero prima, subendo l'influsso del Purosangue inglese, è diventato un tipico cavallo da sella, impiegato con successo nei concorsi ippici.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 165-175 cm. Mantello soprattutto sauro, in tutte le sfumature, ma anche baio, morello e grigio. Caratteristico un tempo per la sua "testa d'uccello" (occhi in posizione alta), ha oggi la testa un po' pesante e groppa leggermente obliqua, ossatura forte e massiccia, collo lungo e ben collocato, spalla lunga e inclinata, ottimo passaggio di cinghie, costole rotonde, dorso ben muscolato, reni solide, coda ben attaccata, arti forti, articolazioni e tendini ben disegnati.
Caratteristiche funzionali. Cavallo di nobile impronta, con belle linee, energico e vigoroso al trotto, elastico al galoppo, molto adatto al salto. L'Hannover è stato largamente utilizzato per migliorare le popolazioni cavalline locali della Germania, originando dei tipi a duplice attitudine (sella e traino) quali il Pomerano, il Westfalico, il Brandemburghese.
Lipizzano
Origine e diffusione. Razza nata nel 1580 grazie all'opera dell'Arciduca Carlo di Stiria, il quale selezionò cavalli adatti al tiro delle carrozze di corte: per fare questo acquistò delle fattrici andaluse in Spagna ed altre del Polesine (razza Marinotta), impiegando stalloni arabi. L'opera iniziale di questa razza avvenne a Lipizza, quando essa era ancora in territorio italiano: persa con la II guerra mondiale, attualmente Lipizza si trova in territorio sloveno. Nel 1729, l'imperatore Carlo VI fondò a Vienna la scuola di equitazione austriaca, detta poi spagnola (Spanische Reitschule) in onore del sangue andaluso. La razza è prevalentemente diffusa in ex Jugoslavia e Austria. In Italia sono registrate meno di 100 fattrici.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-165 cm. Mantello grigio nelle diverse tonalità, nero alla nascita e frequentemente pomellato nel giovane. Testa piramidale che tiene un po' schiacciata contro il collo ("incappucciata"), profilo rettilineo o lievemente convesso, occhi grandi ed espressivi, collo potente e spesso arcuato. Linea dorso-lombare forte, groppa muscolosa, spesso orizzontale con coda alta e ben attaccata, arti molto robusti; zoccoli tendenti al cilindrico con unghia particolarmente resistente.
Caratteristiche funzionali. Cavallo "steppatore", con azione alta al passo ("passo spagnolo") e al trotto; particolare attitudine all'attacco e alla sella, con particolare predisposizione per il dressage.
Lipizzano
Origine e diffusione. Razza nata nel 1580 grazie all'opera dell'Arciduca Carlo di Stiria, il quale selezionò cavalli adatti al tiro delle carrozze di corte: per fare questo acquistò delle fattrici andaluse in Spagna ed altre del Polesine (razza Marinotta), impiegando stalloni arabi. L'opera iniziale di questa razza avvenne a Lipizza, quando essa era ancora in territorio italiano: persa con la II guerra mondiale, attualmente Lipizza si trova in territorio sloveno. Nel 1729, l'imperatore Carlo VI fondò a Vienna la scuola di equitazione austriaca, detta poi spagnola (Spanische Reitschule) in onore del sangue andaluso. La razza è prevalentemente diffusa in ex Jugoslavia e Austria. In Italia sono registrate meno di 100 fattrici.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-165 cm. Mantello grigio nelle diverse tonalità, nero alla nascita e frequentemente pomellato nel giovane. Testa piramidale che tiene un po' schiacciata contro il collo ("incappucciata"), profilo rettilineo o lievemente convesso, occhi grandi ed espressivi, collo potente e spesso arcuato. Linea dorso-lombare forte, groppa muscolosa, spesso orizzontale con coda alta e ben attaccata, arti molto robusti; zoccoli tendenti al cilindrico con unghia particolarmente resistente.
Caratteristiche funzionali. Cavallo "steppatore", con azione alta al passo ("passo spagnolo") e al trotto; particolare attitudine all'attacco e alla sella, con particolare predisposizione per il dressage.
Andaluso
Origine e diffusione. Allevato in Andalusia, soprattutto presso Granada, è ritenuto un discendente del Berbero e dell'Arabo, come attesta anche il suo profilo, ora convesso, ora rettilineo; ma recenti studi hanno rivalutato il ruolo avuto dalle fattrici indigene, discese dall'antico Equus ibericus.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-165 cm. Mantello: prevalentemente grigio. Occhi grandi, profilo nasale sub-convesso o rettilineo; narici non prominenti e poco aperte; mento poco prominente; mandibola stretta con pelo lungo ed abbondante. Tipo mesomorfo; tronco sviluppato e robusto; cassa toracica ellittica, groppa arrotondata e inclinata; coda inserita bassa. Cosce muscolose; gambe piuttosto corte; garretti piazzati in alto; zoccoli ben proporzionati e molto alti di tallone.
Caratteristiche funzionali. Cavallo molto elegante impiegato nei concorsi ippici, nelle parate e oggi prevalentemente da sella.
Andaluso
Origine e diffusione. Allevato in Andalusia, soprattutto presso Granada, è ritenuto un discendente del Berbero e dell'Arabo, come attesta anche il suo profilo, ora convesso, ora rettilineo; ma recenti studi hanno rivalutato il ruolo avuto dalle fattrici indigene, discese dall'antico Equus ibericus.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 155-165 cm. Mantello: prevalentemente grigio. Occhi grandi, profilo nasale sub-convesso o rettilineo; narici non prominenti e poco aperte; mento poco prominente; mandibola stretta con pelo lungo ed abbondante. Tipo mesomorfo; tronco sviluppato e robusto; cassa toracica ellittica, groppa arrotondata e inclinata; coda inserita bassa. Cosce muscolose; gambe piuttosto corte; garretti piazzati in alto; zoccoli ben proporzionati e molto alti di tallone.
Caratteristiche funzionali. Cavallo molto elegante impiegato nei concorsi ippici, nelle parate e oggi prevalentemente da sella.
Frisone occidentale (olandese)
Origine e diffusione. Originario della regione della Frisia; cavallo forte e pesante, adatto ai duelli medievali; a partire dal XVIII secolo la popolarità delle corse al trotto, spinse gli allevatori a produrre un cavallo molto più leggero.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 160-165 cm. Mantello quasi sempre morello, a volte con in po' di bianco sul naso o sulla fronte. Testa lunga e stretta, bel profilo, occhi vivi e mansueti, orecchie corte e acute, collo forte, spalla piuttosto obliqua, dorso corto e diritto, groppa forte e obliqua, arti un po' gracili, con abbondanti ciuffi.
Caratteristiche funzionali. Attualmente viene impiegato nel tiro leggero e d'inverno è il protagonista di pittoresche corse sul fondo ghiacciato al traino di slitte e carrozze con pattini. Ormai prossimo a scomparire, all'inizio del secolo è stato prontamente recuperato ed incrementato da speciali consorzi di allevatori.
Frisone occidentale (olandese)
Origine e diffusione. Originario della regione della Frisia; cavallo forte e pesante, adatto ai duelli medievali; a partire dal XVIII secolo la popolarità delle corse al trotto, spinse gli allevatori a produrre un cavallo molto più leggero.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 160-165 cm. Mantello quasi sempre morello, a volte con in po' di bianco sul naso o sulla fronte. Testa lunga e stretta, bel profilo, occhi vivi e mansueti, orecchie corte e acute, collo forte, spalla piuttosto obliqua, dorso corto e diritto, groppa forte e obliqua, arti un po' gracili, con abbondanti ciuffi.
Caratteristiche funzionali. Attualmente viene impiegato nel tiro leggero e d'inverno è il protagonista di pittoresche corse sul fondo ghiacciato al traino di slitte e carrozze con pattini. Ormai prossimo a scomparire, all'inizio del secolo è stato prontamente recuperato ed incrementato da speciali consorzi di allevatori.
Quarter Horse
Origine e diffusione. È la più antica delle razze formatesi nell'America Settentrionale e una delle più straordinarie per solidità, sicurezza e velocità (70 km/h), così chiamata perché abituata a correre sul quarto di miglio. Deriva da una primitiva razza ottenuta dalle tribù Choctaw (Florida) e Chickasaw (Texas) tramite l’incrocio tra cavalli spagnoli (andalusi) e fattrici di sangue orientale giunte con gli inglesi nel 1620. Caduto in disuso con l'avvento delle grandi razze da corsa (Thoroughbred e Standardbred) e ripreso nel 1940 con la fondazione della American Quarter Horse Association, è oggi uno dei cavalli al vertice della moda e del successo, con oltre 10000 soggetti registrati ogni anno.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 145-155 cm. Mantello generalmente baio o sauro; testa corta, narici mobilissime, occhi ben aperti e fronte larga; garrese piuttosto piatto, petto largo e profondo, spalla lunga e obliqua, dorso corto e muscoloso, con bel passaggio ad una groppa possente; coda attaccata piuttosto bassa; stinco corto, zoccoli sani e solidi.
Caratteristiche funzionali. Insuperabile per docilità e destrezza, magnifico per equilibrio e regolarità di andatura al passo e al galoppo, è dotato di uno straordinario "cow-sense" (l'istinto del cavallo mandriano) e si esibisce in tutte le specialità del rodeo.
Quarter Horse
Origine e diffusione. È la più antica delle razze formatesi nell'America Settentrionale e una delle più straordinarie per solidità, sicurezza e velocità (70 km/h), così chiamata perché abituata a correre sul quarto di miglio. Deriva da una primitiva razza ottenuta dalle tribù Choctaw (Florida) e Chickasaw (Texas) tramite l’incrocio tra cavalli spagnoli (andalusi) e fattrici di sangue orientale giunte con gli inglesi nel 1620. Caduto in disuso con l'avvento delle grandi razze da corsa (Thoroughbred e Standardbred) e ripreso nel 1940 con la fondazione della American Quarter Horse Association, è oggi uno dei cavalli al vertice della moda e del successo, con oltre 10000 soggetti registrati ogni anno.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 145-155 cm. Mantello generalmente baio o sauro; testa corta, narici mobilissime, occhi ben aperti e fronte larga; garrese piuttosto piatto, petto largo e profondo, spalla lunga e obliqua, dorso corto e muscoloso, con bel passaggio ad una groppa possente; coda attaccata piuttosto bassa; stinco corto, zoccoli sani e solidi.
Caratteristiche funzionali. Insuperabile per docilità e destrezza, magnifico per equilibrio e regolarità di andatura al passo e al galoppo, è dotato di uno straordinario "cow-sense" (l'istinto del cavallo mandriano) e si esibisce in tutte le specialità del rodeo.
Quarter Horse
Origine e diffusione. È la più antica delle razze formatesi nell'America Settentrionale e una delle più straordinarie per solidità, sicurezza e velocità (70 km/h), così chiamata perché abituata a correre sul quarto di miglio. Deriva da una primitiva razza ottenuta dalle tribù Choctaw (Florida) e Chickasaw (Texas) tramite l’incrocio tra cavalli spagnoli (andalusi) e fattrici di sangue orientale giunte con gli inglesi nel 1620. Caduto in disuso con l'avvento delle grandi razze da corsa (Thoroughbred e Standardbred) e ripreso nel 1940 con la fondazione della American Quarter Horse Association, è oggi uno dei cavalli al vertice della moda e del successo, con oltre 10000 soggetti registrati ogni anno.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 145-155 cm. Mantello generalmente baio o sauro; testa corta, narici mobilissime, occhi ben aperti e fronte larga; garrese piuttosto piatto, petto largo e profondo, spalla lunga e obliqua, dorso corto e muscoloso, con bel passaggio ad una groppa possente; coda attaccata piuttosto bassa; stinco corto, zoccoli sani e solidi.
Caratteristiche funzionali. Insuperabile per docilità e destrezza, magnifico per equilibrio e regolarità di andatura al passo e al galoppo, è dotato di uno straordinario "cow-sense" (l'istinto del cavallo mandriano) e si esibisce in tutte le specialità del rodeo.
Palomino
Origine e diffusione. Cavallo di nobilissimo sangue, il cui nome deriverebbe da un compagno d'arme di Fernando Cortez: Don Juan de Palomino. Ricercatissimo e famoso in tutto il mondo, la sua origine rimane sconosciuta.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 145-162 cm. Mantello dorato con criniera avorio o argento; pelle scura sotto il mantello ("dorato-palomino"). Testa magnifica, profilo rettilineo, occhi scuri, orecchie piccole, garrese poco marcato, spalla ben attaccata, buon passaggio di cinghie e groppa rotonda.
Caratteristiche funzionali. Bellissime andature e trotto un poco rilevato; è un cavallo molto adatto alla sella. Cavallo a impronta araba, ha equipaggiato la squadra ufficiale degli Stati Uniti ai Giochi Olimpici.
Paint Horse
Origine e diffusione. Cavallo pezzato, creato con cavalli di origine spagnola (Berbero, Arabo) razziati dagli Indiani dell'America settentrionale, che sulle macchie bianche usavano lasciare impronte colorate o disegni. In seguito è stato migliorato con l'utilizzo di razze sceltissime (PSI, Saddlebred); insieme all'Appaloosa era il cavallo preferito dagli indiani.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 145-155 cm.I tipi principali sono overo (mantello scuro, roano, sauro, con sovrapposizione di bianco e testa almeno parzialmente bianca) e tobiano (mantello bianco con macchie scure e criniera e coda bianche). Profilo rettilineo, occhi vivaci, garrese poco rilevato, dorso forte, groppa tonda e obliqua.
Caratteristiche funzionali. Straordinario per la docilità. Come tutti i cavalli creati dagli indiani, è adatto soprattutto al galoppo; utilizzato come cavallo da diporto e nei circhi.
Paint Horse
Origine e diffusione. Cavallo pezzato, creato con cavalli di origine spagnola (Berbero, Arabo) razziati dagli Indiani dell'America settentrionale, che sulle macchie bianche usavano lasciare impronte colorate o disegni. In seguito è stato migliorato con l'utilizzo di razze sceltissime (PSI, Saddlebred); insieme all'Appaloosa era il cavallo preferito dagli indiani.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 145-155 cm.I tipi principali sono overo (mantello scuro, roano, sauro, con sovrapposizione di bianco e testa almeno parzialmente bianca) e tobiano (mantello bianco con macchie scure e criniera e coda bianche). Profilo rettilineo, occhi vivaci, garrese poco rilevato, dorso forte, groppa tonda e obliqua.
Caratteristiche funzionali. Straordinario per la docilità. Come tutti i cavalli creati dagli indiani, è adatto soprattutto al galoppo; utilizzato come cavallo da diporto e nei circhi.
Appaloosa, mantello leopard
Origine e diffusione. Creato dalla tribù dei Nez Percès presso la Palouse River, fu successivamente allevato dai bianchi dopo che la tribù venne sconfitta nel 1877 dall'esercito americano. Migliorato con il sangue orientale dei cavalli dei conquistadores spagnoli, è stato distinto dal Pinto e riconosciuto come razza a sé nel 1950.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 150-162 cm. Il mantello, più brillante nei maschi, è definito in 6 tipi fondamentali: frost (peli bianchi misti alla radice con l'ubero e il roano), leopard (maculato), marble (scuro con macchie o venature bianche), snowflake (fiocchi bianchi su sfondo scuro), spotted blanket (coperta chiazzata sui quarti posteriori) e white blanket (coperta bianca sui quarti posteriori). I puledri nascono per lo più senza i colori caratteristici, che assumono successivamente e in combinazioni quasi sempre diverse da quelle dei genitori. Testa nobile e profilo rettilineo, occhi grandi e vivi con molto bianco, orecchie piccole e acute, collo alto e muscoloso, petto profondo ma stretto, spalla lunga ed obliqua, dorso diritto, groppa forte e rotonda, crini finissimi, criniera e coda "palmate" (taglio a frange irregolari), coda a volte senza crini ("coda di ratto"), zoccoli striati dall'alto in basso.
Caratteristiche funzionali. Adatto soprattutto al galoppo e al salto, usato come cavallo mandriano, da diporto, da esibizione, da circo e da sport equestri.
Appaloosa, mantello leopard
Origine e diffusione. Creato dalla tribù dei Nez Percès presso la Palouse River, fu successivamente allevato dai bianchi dopo che la tribù venne sconfitta nel 1877 dall'esercito americano. Migliorato con il sangue orientale dei cavalli dei conquistadores spagnoli, è stato distinto dal Pinto e riconosciuto come razza a sé nel 1950.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 150-162 cm. Il mantello, più brillante nei maschi, è definito in 6 tipi fondamentali: frost (peli bianchi misti alla radice con l'ubero e il roano), leopard (maculato), marble (scuro con macchie o venature bianche), snowflake (fiocchi bianchi su sfondo scuro), spotted blanket (coperta chiazzata sui quarti posteriori) e white blanket (coperta bianca sui quarti posteriori). I puledri nascono per lo più senza i colori caratteristici, che assumono successivamente e in combinazioni quasi sempre diverse da quelle dei genitori. Testa nobile e profilo rettilineo, occhi grandi e vivi con molto bianco, orecchie piccole e acute, collo alto e muscoloso, petto profondo ma stretto, spalla lunga ed obliqua, dorso diritto, groppa forte e rotonda, crini finissimi, criniera e coda "palmate" (taglio a frange irregolari), coda a volte senza crini ("coda di ratto"), zoccoli striati dall'alto in basso.
Caratteristiche funzionali. Adatto soprattutto al galoppo e al salto, usato come cavallo mandriano, da diporto, da esibizione, da circo e da sport equestri.
Mustang
Origine e diffusione. Deriva dai cavalli spagnoli portati nel Nuovo Continente, che in piena libertà formarono, dalla metà del XVI secolo, branchi di cavalli selvaggi. Per tre secoli furono la razza più numerosa degli Stati Uniti. Sottoposti a una caccia spietata nel corso della prima metà del Novecento, la consistenza è passata da oltre due milioni a poche migliaia. Per la loro tutela è stato istituito un parco naturale nel Nevada.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 135-150 cm. Peso: 400-500 kg. Mantello: tutte le varietà. Forme poco aggraziate; testa grossolana e spesso montanina; zoccolo durissimo.
Caratteristiche funzionali. Carattere coraggioso, indipendente, difficile da governare. Robusto e infaticabile, viene impiegato esclusivamente nei rodei.
(Per gentile concessione dell'American Mustang and Burro Association)
Percheron
Origine e diffusione. Cavallo originario della regione della Perche, a nord-ovest della Francia, così chiamata dall'antico nome dato dai Romani ai grandi alberi a fusto alto e diritto ("pertica"). Formatosi su elementi locali del bacino parigino e con l'introduzione delle più celebri razze vicine, è stato l'Arabo a dargli l'impronta definitiva, per cui è stato detto "arabo ingigantito". Attualmente diffuso in Francia e centro-nord Europa.
Caratteristiche morfologiche. Distinto in 2 tipi: piccolo Percheron (altezza fino a 160 cm; peso: 550 kg circa) e grande Percheron (altezza fino a 170 cm; peso: 1000 kg e oltre). Mantello grigio pomellato, ma anche diversamente grigio o baio scuro. Testa lunga e rettilinea, fronte ampia, occhi grandi ed espressivi, orecchie profondamente insediate, collo corto e ampio, garrese non eminente, spalla un po' inclinata, costole rotonde, groppa ampia e muscolosa, coda attaccata alta, coscia lunga e muscolosa, arti solidi con ottimi appiombi, zoccoli solidi.
Caratteristiche funzionali. Il piccolo Percheron è adatto al trotto, il grande Percheron ai grandi trasporti e al tiro pesante.
Shire Horse
Origine e diffusione. Detto anche "cavallo di contea", perché originariamente era diffuso solo nelle contee pianeggianti che scendono dai Pennini e dai Cambrici (Lincoln e Cambridge). Famoso nel passato come cavallo da torneo, oggi è più largamente diffuso in Gran Bretagna e Irlanda. Dal Clydesdale ha ereditato le frequenti marcature (lista bianca, stella in fronte, balzane).
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese 175-200 cm, peso: 1000-1300 kg. Mantello baio, sauro o grigio. Testa relativamente piccola e montonina, fronte larga, orecchie piccole, collo forte e arcuato, petto più largo della groppa (un metro e oltre), torace profondo, più sviluppato del treno posteriore, arti corti con articolazioni grandi, con ampie balzane e liste; lo Shire è inoltre caratterizzato da abbondanti ciuffi (spazzole) che scendono dal ginocchio e dal garretto allo zoccolo (non presenti in origine); la groppa e la coscia relativamente strette rappresenterebbero un difetto nella morfologia dello Shire Horse.
Caratteristiche funzionali. Rappresenta il gigante della specie cavallina; è il più potente cavallo da tiro che si conosca; è uno dei cavalli più esportati al mondo.
Clydesdale
Origine e diffusione. Razza originaria della Gran Bretagna (Scozia, Lanarkshire). Le origini risalgono al XVII secolo. I caratteri definitivi furono fissati nel XVIII secolo con il contributo di stalloni fiamminghi e frisoni.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 163-173 cm. Peso medio: 700-1000 kg. Mantello: baio, baio oscuro, morello, raramente sauro e roano. Arti robusti e provvisti di pelosità.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da tiro pesante lento, robusto e rustico. Carattere tranquillo e socievole.
Clydesdale
Origine e diffusione. Razza originaria della Gran Bretagna (Scozia, Lanarkshire). Le origini risalgono al XVII secolo. I caratteri definitivi furono fissati nel XVIII secolo con il contributo di stalloni fiamminghi e frisoni.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 163-173 cm. Peso medio: 700-1000 kg. Mantello: baio, baio oscuro, morello, raramente sauro e roano. Arti robusti e provvisti di pelosità.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da tiro pesante lento, robusto e rustico. Carattere tranquillo e socievole.
Belga da Tiro
Origine e diffusione. Cavallo di origine antichissima. Ha svolto un ruolo considerevole nello sviluppo di altre razze pesanti. Viene distinto in 3 tipi: Grande Belga (Brabantino o Belga propriamente detto), Belga medio (Condrosiano o Doppio Belga) e Piccolo Belga (Ardennese). Le tre varietà hanno avuto origine in differenti località: il Piccolo nel Belgio nord occidentale (Altipiani Ardennesi), il Medio (meno importante) a Condroz e il Grande Belga nel Brabante. Allevato in Europa e negli Stati Uniti.
Caratteristiche morfologiche (Grande Belga). Altezza al garrese: 165-175 cm. Peso: almeno una tonnellata. Mantello: baio, sauro con estremità dilavate, ma anche ubero, grigio e roano. Testa relativamente leggera ed espressiva; collo forte e piuttosto corto; garrese carnoso, che si fonde con la linea del collo; dorso corto e largo, a volte incavato; reni corte e larghe; groppa doppia profondamente solcata, spesso più alta del garrese; tronco cilindrico; coscia possente; spalla lunga e carnosa; stinco solido e pastoia corta con ciuffi abbondanti; zoccoli larghi, mancanti un poco di tallone.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da tiro pesante lento.
Belga da Tiro
Origine e diffusione. Cavallo di origine antichissima. Ha svolto un ruolo considerevole nello sviluppo di altre razze pesanti. Viene distinto in 3 tipi: Grande Belga (Brabantino o Belga propriamente detto), Belga medio (Condrosiano o Doppio Belga) e Piccolo Belga (Ardennese). Le tre varietà hanno avuto origine in differenti località: il Piccolo nel Belgio nord occidentale (Altipiani Ardennesi), il Medio (meno importante) a Condroz e il Grande Belga nel Brabante. Allevato in Europa e negli Stati Uniti.
Caratteristiche morfologiche (Grande Belga). Altezza al garrese: 165-175 cm. Peso: almeno una tonnellata. Mantello: baio, sauro con estremità dilavate, ma anche ubero, grigio e roano. Testa relativamente leggera ed espressiva; collo forte e piuttosto corto; garrese carnoso, che si fonde con la linea del collo; dorso corto e largo, a volte incavato; reni corte e larghe; groppa doppia profondamente solcata, spesso più alta del garrese; tronco cilindrico; coscia possente; spalla lunga e carnosa; stinco solido e pastoia corta con ciuffi abbondanti; zoccoli larghi, mancanti un poco di tallone.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da tiro pesante lento.
Pony Shetland
Origine e diffusione. Pony originario della Gran Bretagna (Scozia, Isole Orkney e Shetland). Sembra risalga all'età del bronzo.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 90-105 cm. Peso medio: 150-180 kg. Mantelli principali: pezzato, baio, sauro e morello.
Caratteristiche funzionali. Robusto, infaticabile e frugale. In passato veniva usato per i trasporti in miniera; oggi in agricoltura e soprattutto come cavallo da sella per giovani cavalieri.
Pony Shetland
Origine e diffusione. Pony originario della Gran Bretagna (Scozia, Isole Orkney e Shetland). Sembra risalga all'età del bronzo.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 90-105 cm. Peso medio: 150-180 kg. Mantelli principali: pezzato, baio, sauro e morello.
Caratteristiche funzionali. Robusto, infaticabile e frugale. In passato veniva usato per i trasporti in miniera; oggi in agricoltura e soprattutto come cavallo da sella per giovani cavalieri.
Pony Shetland
Origine e diffusione. Pony originario della Gran Bretagna (Scozia, Isole Orkney e Shetland). Sembra risalga all'età del bronzo.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 90-105 cm. Peso medio: 150-180 kg. Mantelli principali: pezzato, baio, sauro e morello.
Caratteristiche funzionali. Robusto, infaticabile e frugale. In passato veniva usato per i trasporti in miniera; oggi in agricoltura e soprattutto come cavallo da sella per giovani cavalieri.
Pony Welsh
Origine e diffusione. Pony originario del Galles. Ne esistono tre tipi: Welsh, Mountain e Cob. Le origini sono antiche: derivano da pony migliorati con Purosangue Inglesi, Hackney e Arabi.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 122-134 cm. Peso medio: 200-300 kg. Mantello: tutti i tipi eccetto i pezzati. Nel Welsh e nel Mountain le linee sono più gentili, nel Cob più grezze e pesanti.
Caratteristiche funzionali. Adatto al turismo equestre in zone difficili, può essere impiegato anche per il traino leggero. Robusto e resistente, azione elegante e fluida. Molto indicato per giovani cavalieri.
Avelignese (Haflinger)
Origine e diffusione. Prende il nome da Avelengo (Hafling in tedesco), località situata in provincia di Bolzano. Non del tutto nota la sua origine, si fa risalire ad un antenato comune delle grandi Razze a Sangue Freddo dell'Europa Occidentale. L'Avelignese attuale deriva da un'immissione di sangue arabo a metà del secolo scorso. Diffuso nelle zone collinari e montane del territorio nazionale, con oltre 2000 fattrici e 200 stalloni iscritti al libro genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 128-142 cm. Mantello: sauro nelle sue varie gradazioni, preferibilmente dorato; ciuffo, criniera e coda con crini lunghi, abbondanti e preferibilmente chiari. Testa leggera, asciutta, molto espressiva; narici grandi e mobili; orecchie piccole, mobili e ben attaccate. Collo piramidale e muscoloso; garrese mediamente rilevato, largo e asciutto. Dorso breve, largo, molto muscoloso e ben diretto. Lombi: larghi e brevi, preferibilmente doppi. Coda folta e ben attaccata. Petto ampio e muscoloso. Torace largo; arti brevi con masse muscolari ben sviluppate; zoccolo: ben conformato con unghia sana e resistente.
Caratteristiche funzionali. Cavallo tipico da montagna, selezionato per il turismo equestre. È una razza capace di tutti i servizi ("allround"), al carro, alla sella, al basto e soprattutto al tiro in montagna e fuori strada coi caratteristici "protzen", bassi carrelli a due ruote, con i quali supera pendenze del 24%. A queste doti si aggiunge una rusticità eccezionale e la caratteristica di rimanere bene in carne.
Avelignese (Haflinger)
Origine e diffusione. Prende il nome da Avelengo (Hafling in tedesco), località situata in provincia di Bolzano. Non del tutto nota la sua origine, si fa risalire ad un antenato comune delle grandi Razze a Sangue Freddo dell'Europa Occidentale. L'Avelignese attuale deriva da un'immissione di sangue arabo a metà del secolo scorso. Diffuso nelle zone collinari e montane del territorio nazionale, con oltre 2000 fattrici e 200 stalloni iscritti al libro genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 128-142 cm. Mantello: sauro nelle sue varie gradazioni, preferibilmente dorato; ciuffo, criniera e coda con crini lunghi, abbondanti e preferibilmente chiari. Testa leggera, asciutta, molto espressiva; narici grandi e mobili; orecchie piccole, mobili e ben attaccate. Collo piramidale e muscoloso; garrese mediamente rilevato, largo e asciutto. Dorso breve, largo, molto muscoloso e ben diretto. Lombi: larghi e brevi, preferibilmente doppi. Coda folta e ben attaccata. Petto ampio e muscoloso. Torace largo; arti brevi con masse muscolari ben sviluppate; zoccolo: ben conformato con unghia sana e resistente.
Caratteristiche funzionali. Cavallo tipico da montagna, selezionato per il turismo equestre. È una razza capace di tutti i servizi ("allround"), al carro, alla sella, al basto e soprattutto al tiro in montagna e fuori strada coi caratteristici "protzen", bassi carrelli a due ruote, con i quali supera pendenze del 24%. A queste doti si aggiunge una rusticità eccezionale e la caratteristica di rimanere bene in carne.
Avelignese (Haflinger)
Origine e diffusione. Prende il nome da Avelengo (Hafling in tedesco), località situata in provincia di Bolzano. Non del tutto nota la sua origine, si fa risalire ad un antenato comune delle grandi Razze a Sangue Freddo dell'Europa Occidentale. L'Avelignese attuale deriva da un'immissione di sangue arabo a metà del secolo scorso. Diffuso nelle zone collinari e montane del territorio nazionale, con oltre 2000 fattrici e 200 stalloni iscritti al libro genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 128-142 cm. Mantello: sauro nelle sue varie gradazioni, preferibilmente dorato; ciuffo, criniera e coda con crini lunghi, abbondanti e preferibilmente chiari. Testa leggera, asciutta, molto espressiva; narici grandi e mobili; orecchie piccole, mobili e ben attaccate. Collo piramidale e muscoloso; garrese mediamente rilevato, largo e asciutto. Dorso breve, largo, molto muscoloso e ben diretto. Lombi: larghi e brevi, preferibilmente doppi. Coda folta e ben attaccata. Petto ampio e muscoloso. Torace largo; arti brevi con masse muscolari ben sviluppate; zoccolo: ben conformato con unghia sana e resistente.
Caratteristiche funzionali. Cavallo tipico da montagna, selezionato per il turismo equestre. È una razza capace di tutti i servizi ("allround"), al carro, alla sella, al basto e soprattutto al tiro in montagna e fuori strada coi caratteristici "protzen", bassi carrelli a due ruote, con i quali supera pendenze del 24%. A queste doti si aggiunge una rusticità eccezionale e la caratteristica di rimanere bene in carne.
(Gentile concessione della Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Haflinger)
Avelignese (Haflinger)
Origine e diffusione. Prende il nome da Avelengo (Hafling in tedesco), località situata in provincia di Bolzano. Non del tutto nota la sua origine, si fa risalire ad un antenato comune delle grandi Razze a Sangue Freddo dell'Europa Occidentale. L'Avelignese attuale deriva da un'immissione di sangue arabo a metà del secolo scorso. Diffuso nelle zone collinari e montane del territorio nazionale, con oltre 2000 fattrici e 200 stalloni iscritti al libro genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 128-142 cm. Mantello: sauro nelle sue varie gradazioni, preferibilmente dorato; ciuffo, criniera e coda con crini lunghi, abbondanti e preferibilmente chiari. Testa leggera, asciutta, molto espressiva; narici grandi e mobili; orecchie piccole, mobili e ben attaccate. Collo piramidale e muscoloso; garrese mediamente rilevato, largo e asciutto. Dorso breve, largo, molto muscoloso e ben diretto. Lombi: larghi e brevi, preferibilmente doppi. Coda folta e ben attaccata. Petto ampio e muscoloso. Torace largo; arti brevi con masse muscolari ben sviluppate; zoccolo: ben conformato con unghia sana e resistente.
Caratteristiche funzionali. Cavallo tipico da montagna, selezionato per il turismo equestre. È una razza capace di tutti i servizi ("allround"), al carro, alla sella, al basto e soprattutto al tiro in montagna e fuori strada coi caratteristici "protzen", bassi carrelli a due ruote, con i quali supera pendenze del 24%. A queste doti si aggiunge una rusticità eccezionale e la caratteristica di rimanere bene in carne.
Bardigiano
Origine e diffusione. Nato in epoca romana come derivato belga, ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli: inizialmente venne incrociato con cavalli orientali e di razza Furlana tra il 1500 e il 1700; tuttavia, una serie di incroci avventati ne alterò considerevolmente la fisionomia; ai primi del 1900 si ritenne opportuno impiegare soggetti di razza Avelignese, che però non dettero grandi risultati. Soltanto dal 1977 si sta operando una selezione controllata di questa razza, grazie all'istituzione di un libro genealogico, a cui sono attualmente iscritte circa 1000 fattrici. Diffuso nelle zone montane della provincia di Parma (Bardi)-Piacenza-Massa-La Spezia.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 138-146 cm. Peso: 250-300 kg. Mantello da baio ordinario a morello mal tinto, con preferenza del baio scuro, tollerate le balzane non troppo calzate e stella non troppo estesa. Testa piccola con profilo rettilineo o camuso a fronte larga, orecchie corte e ben diritte, ciuffo folto ed abbondante. Collo con ampia base di attacco, preferibilmente arcuato con criniera folta ed abbondante; garrese largo, non molto rilevato; spalla muscolosa; dorso con insellatura accentuata. Lombi corti, ampi e ben diretti; groppa larga e mediamente inclinata; coda lunga e folta; torace ampio e ben disceso; coscia muscolosa e arrotondata. Arti asciutti, con appiombi regolari e stinco corto; zoccoli larghi, con unghia preferibilmente nera e solida.
(Per gentile concessione dell’Associazione Nazionale Cavallo Bardigiano)
Bardigiano
Origine e diffusione. Nato in epoca romana come derivato belga, ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli: inizialmente venne incrociato con cavalli orientali e di razza Furlana tra il 1500 e il 1700; tuttavia, una serie di incroci avventati ne alterò considerevolmente la fisionomia; ai primi del 1900 si ritenne opportuno impiegare soggetti di razza Avelignese, che però non dettero grandi risultati. Soltanto dal 1977 si sta operando una selezione controllata di questa razza, grazie all'istituzione di un libro genealogico, a cui sono attualmente iscritte circa 1000 fattrici. Diffuso nelle zone montane della provincia di Parma (Bardi)-Piacenza-Massa-La Spezia.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 138-146 cm. Peso: 250-300 kg. Mantello da baio ordinario a morello mal tinto, con preferenza del baio scuro, tollerate le balzane non troppo calzate e stella non troppo estesa. Testa piccola con profilo rettilineo o camuso a fronte larga, orecchie corte e ben diritte, ciuffo folto ed abbondante. Collo con ampia base di attacco, preferibilmente arcuato con criniera folta ed abbondante; garrese largo, non molto rilevato; spalla muscolosa; dorso con insellatura accentuata. Lombi corti, ampi e ben diretti; groppa larga e mediamente inclinata; coda lunga e folta; torace ampio e ben disceso; coscia muscolosa e arrotondata. Arti asciutti, con appiombi regolari e stinco corto; zoccoli larghi, con unghia preferibilmente nera e solida.
Bardigiano
Origine e diffusione. Nato in epoca romana come derivato belga, ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli: inizialmente venne incrociato con cavalli orientali e di razza Furlana tra il 1500 e il 1700; tuttavia, una serie di incroci avventati ne alterò considerevolmente la fisionomia; ai primi del 1900 si ritenne opportuno impiegare soggetti di razza Avelignese, che però non dettero grandi risultati. Soltanto dal 1977 si sta operando una selezione controllata di questa razza, grazie all'istituzione di un libro genealogico, a cui sono attualmente iscritte circa 1000 fattrici. Diffuso nelle zone montane della provincia di Parma (Bardi)-Piacenza-Massa-La Spezia.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 138-146 cm. Peso: 250-300 kg. Mantello da baio ordinario a morello mal tinto, con preferenza del baio scuro, tollerate le balzane non troppo calzate e stella non troppo estesa. Testa piccola con profilo rettilineo o camuso a fronte larga, orecchie corte e ben diritte, ciuffo folto ed abbondante. Collo con ampia base di attacco, preferibilmente arcuato con criniera folta ed abbondante; garrese largo, non molto rilevato; spalla muscolosa; dorso con insellatura accentuata. Lombi corti, ampi e ben diretti; groppa larga e mediamente inclinata; coda lunga e folta; torace ampio e ben disceso; coscia muscolosa e arrotondata. Arti asciutti, con appiombi regolari e stinco corto; zoccoli larghi, con unghia preferibilmente nera e solida.
(Per gentile concessione dell’Associazione Nazionale Cavallo Bardigiano)
Maremmano
Origine e diffusione. Maremma laziale e toscana; cavallo noto sin dall'epoca preromana; in seguito alle invasioni barbariche, venne migliorato con le razze dell'Europa Occidentale e, dopo il XV secolo, con sangue arabo. Attualmente il Maremmano viene distinto in due tipi: Maremmano Toscano (migliorato con sangue inglese) e Maremmano Romano (più rustico e pesante del precedente, adatto ai lavori agricoli). È diffuso in misura diversa su tutto il territorio nazionale (circa 1550 fattrice iscritte al libro genealogico), esclusa la Sardegna.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese comprese tra 160 e 170 cm. Mantello: frequente il baio, meno il morello; rari il sauro e il grigio. Testa conica, di media lunghezza, con profilo rettilineo o convesso; garrese rilevato, forte e asciutto; linea dorso-lombare relativamente breve, muscolosa e ben sostenuta; groppa ampia e spesso spiovente; torace ampio e profondo, con petto largo e muscoloso; arti forti e brevi; zoccoli ampi e robusti con unghia molto resistente.
Caratteristiche funzionali. Sella per lavoro e sport equestri.
(Per gentile concessione dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Maremmana)
Stallone di razza maremmana
Origine e diffusione. Maremma laziale e toscana; cavallo noto sin dall'epoca preromana; in seguito alle invasioni barbariche, venne migliorato con le razze dell'Europa Occidentale e, dopo il XV secolo, con sangue arabo. Attualmente il Maremmano viene distinto in due tipi: Maremmano Toscano (migliorato con sangue inglese) e Maremmano Romano (più rustico e pesante del precedente, adatto ai lavori agricoli). È diffuso in misura diversa su tutto il territorio nazionale (circa 1550 fattrice iscritte al libro genealogico), esclusa la Sardegna.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese comprese tra 160 e 170 cm. Mantello: frequente il baio, meno il morello; rari il sauro e il grigio. Testa conica, di media lunghezza, con profilo rettilineo o convesso; garrese rilevato, forte e asciutto; linea dorso-lombare relativamente breve, muscolosa e ben sostenuta; groppa ampia e spesso spiovente; torace ampio e profondo, con petto largo e muscoloso; arti forti e brevi; zoccoli ampi e robusti con unghia molto resistente.
Caratteristiche funzionali. Sella per lavoro e sport equestri.
(Per gentile concessione dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Maremmana - M. Zefiro del Pietriccio Rosso)
Stallone di razza maremmana
Origine e diffusione. Maremma laziale e toscana; cavallo noto sin dall'epoca preromana; in seguito alle invasioni barbariche, venne migliorato con le razze dell'Europa Occidentale e, dopo il XV secolo, con sangue arabo. Attualmente il Maremmano viene distinto in due tipi: Maremmano Toscano (migliorato con sangue inglese) e Maremmano Romano (più rustico e pesante del precedente, adatto ai lavori agricoli). È diffuso in misura diversa su tutto il territorio nazionale (circa 1550 fattrice iscritte al libro genealogico), esclusa la Sardegna.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese comprese tra 160 e 170 cm. Mantello: frequente il baio, meno il morello; rari il sauro e il grigio. Testa conica, di media lunghezza, con profilo rettilineo o convesso; garrese rilevato, forte e asciutto; linea dorso-lombare relativamente breve, muscolosa e ben sostenuta; groppa ampia e spesso spiovente; torace ampio e profondo, con petto largo e muscoloso; arti forti e brevi; zoccoli ampi e robusti con unghia molto resistente.
Caratteristiche funzionali. Sella per lavoro e sport equestri.
(Per gentile concessione dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Maremmana - M. Zorba del Belagaio)
Fattrici di razza maremmana
Origine e diffusione. Maremma laziale e toscana; cavallo noto sin dall'epoca preromana; in seguito alle invasioni barbariche, venne migliorato con le razze dell'Europa Occidentale e, dopo il XV secolo, con sangue arabo. Attualmente il Maremmano viene distinto in due tipi: Maremmano Toscano (migliorato con sangue inglese) e Maremmano Romano (più rustico e pesante del precedente, adatto ai lavori agricoli). È diffuso in misura diversa su tutto il territorio nazionale (circa 1550 fattrice iscritte al libro genealogico), esclusa la Sardegna.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese comprese tra 160 e 170 cm. Mantello: frequente il baio, meno il morello; rari il sauro e il grigio. Testa conica, di media lunghezza, con profilo rettilineo o convesso; garrese rilevato, forte e asciutto; linea dorso-lombare relativamente breve, muscolosa e ben sostenuta; groppa ampia e spesso spiovente; torace ampio e profondo, con petto largo e muscoloso; arti forti e brevi; zoccoli ampi e robusti con unghia molto resistente.
Caratteristiche funzionali. Sella per lavoro e sport equestri.
(Per gentile concessione dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Maremmana - Foto di Simona Falorni)
Maremmano
Origine e diffusione. Maremma laziale e toscana; cavallo noto sin dall'epoca preromana; in seguito alle invasioni barbariche, venne migliorato con le razze dell'Europa Occidentale e, dopo il XV secolo, con sangue arabo. Attualmente il Maremmano viene distinto in due tipi: Maremmano Toscano (migliorato con sangue inglese) e Maremmano Romano (più rustico e pesante del precedente, adatto ai lavori agricoli). È diffuso in misura diversa su tutto il territorio nazionale (circa 1550 fattrice iscritte al libro genealogico), esclusa la Sardegna.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese comprese tra 160 e 170 cm. Mantello: frequente il baio, meno il morello; rari il sauro e il grigio. Testa conica, di media lunghezza, con profilo rettilineo o convesso; garrese rilevato, forte e asciutto; linea dorso-lombare relativamente breve, muscolosa e ben sostenuta; groppa ampia e spesso spiovente; torace ampio e profondo, con petto largo e muscoloso; arti forti e brevi; zoccoli ampi e robusti con unghia molto resistente.
Caratteristiche funzionali. Sella per lavoro e sport equestri.
(Per gentile concessione dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Maremmana - Foto di Carlo Bonazza, Parco dell'Uccellina - GR)
Stallone di razza murgese. Mantello morello.
Origine e diffusione. Razza nata all'epoca della dominazione spagnola, in seguito all'importazione, ad opera dal Conte di Conversano, di cavalli andalusi e orientali. Particolarmente adatto ai lavori agricoli, un tempo se ne distinguevano due tipi: il grosso (150-160 cm), impiegato nelle Murge e nelle province pugliesi e il piccolo (145-150 cm), nelle zone montane dell'Abruzzo e del Molise; attualmente è diffuso principalmente il primo. Diffuso nella zona delle Murge (Puglia) e in misura molto limitata in altre regioni italiane meridionali.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 150-164 cm nei maschi e 148-162 nelle femmine. Mantello morello senza segni particolari; varietà poco frequente il grigio ferro testa di moro. Testa di media lunghezza, con larga base di attacco e criniera abbondante; garrese largo e poco pronunciato; spalla muscolosa; linea dorso-lombare larga e a volte lievemente depressa; groppa lunga, larga, muscolosa e tendente all'orizzontale: torace con buoni diametri trasversi; arti solidi e brevi, specialmente nelle porzioni distali; articolazioni ampie e spesse; zoccoli compatti e resistenti.
Caratteristiche funzionali. Lavori agricoli, tiro leggero e sella per diporto.
(Per gentile concessione dell'Allevamento Masseria Marinosci)
Stallone di razza murgese. Mantello morello.
Origine e diffusione. Razza nata all'epoca della dominazione spagnola, in seguito all'importazione, ad opera dal Conte di Conversano, di cavalli andalusi e orientali. Particolarmente adatto ai lavori agricoli, un tempo se ne distinguevano due tipi: il grosso (150-160 cm), impiegato nelle Murge e nelle province pugliesi e il piccolo (145-150 cm), nelle zone montane dell'Abruzzo e del Molise; attualmente è diffuso principalmente il primo. Diffuso nella zona delle Murge (Puglia) e in misura molto limitata in altre regioni italiane meridionali.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 150-164 cm nei maschi e 148-162 nelle femmine. Mantello morello senza segni particolari; varietà poco frequente il grigio ferro testa di moro. Testa di media lunghezza, con larga base di attacco e criniera abbondante; garrese largo e poco pronunciato; spalla muscolosa; linea dorso-lombare larga e a volte lievemente depressa; groppa lunga, larga, muscolosa e tendente all'orizzontale: torace con buoni diametri trasversi; arti solidi e brevi, specialmente nelle porzioni distali; articolazioni ampie e spesse; zoccoli compatti e resistenti.
Caratteristiche funzionali. Lavori agricoli, tiro leggero e sella per diporto.
(Per gentile concessione dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Murgese e dell'Asino di Martina Franca)
Pulledro e fattrice di razza murgese. Mantello della fattrice: grigio ferro testa di moro.
Origine e diffusione. Razza nata all'epoca della dominazione spagnola, in seguito all'importazione, ad opera dal Conte di Conversano, di cavalli andalusi e orientali. Particolarmente adatto ai lavori agricoli, un tempo se ne distinguevano due tipi: il grosso (150-160 cm), impiegato nelle Murge e nelle province pugliesi e il piccolo (145-150 cm), nelle zone montane dell'Abruzzo e del Molise; attualmente è diffuso principalmente il primo. Diffuso nella zona delle Murge (Puglia) e in misura molto limitata in altre regioni italiane meridionali.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 150-164 cm nei maschi e 148-162 nelle femmine. Mantello morello senza segni particolari; varietà poco frequente il grigio ferro testa di moro. Testa di media lunghezza, con larga base di attacco e criniera abbondante; garrese largo e poco pronunciato; spalla muscolosa; linea dorso-lombare larga e a volte lievemente depressa; groppa lunga, larga, muscolosa e tendente all'orizzontale: torace con buoni diametri trasversi; arti solidi e brevi, specialmente nelle porzioni distali; articolazioni ampie e spesse; zoccoli compatti e resistenti.
Caratteristiche funzionali. Lavori agricoli, tiro leggero e sella per diporto.
(Per gentile concessione dell'Allevamento Masseria Marinosci)
Norico (Pinzgauer)
Origine e diffusione. Cavallo di Pinzgau, valle a 50 km a sud di Salisburgo, probabilmente derivato dal cavallo pesante allevato sul luogo dai Romani, è detto anche Norico dal nome latino della regione a sud del Danubio (Noricum). L'impronta fondamentale è venuta nel XIX secolo dalle razze Oldemburg e Holstein, per cui è detto anche "Sangue freddo della Germania Meridionale".
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 160-165 cm. Peso: 800-900 kg. Mantello quasi sempre baio o sauro; raramente maculato, pezzato o grigio. Testa cuneiforme lunga e stretta, linea del naso convessa, occhi piccoli e tranquilli, collo corto e massiccio, criniera crespa, garrese basso, dorso spesso insellato, ampio passaggio di cinghie, corpo cilindrico e costole rotonde, coda attaccata bassa e crini ondulati, arti lunghi e con buoni appiombi, avambraccio e tibia lunghi non sempre ben muscolati, ciuffi alle pastoie, zoccoli compatti e robusti.
Caratteristiche funzionali. Cavallo da tiro pesante, dotato di un passo lento ma infaticabile. Da poco, soprattutto in Baviera, si alleva anche in un tipo più leggero, detto Oberländer.
Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido
Origine e diffusione. Nel 1900 circa, stalloni bretoni e fattrici del Polesine. Diffuso nelle zone piane e collinari dell'Italia settentrionale e centrale. Consistenza di circa 2000 capi, di cui circa 1000 fattrici iscritte al libero genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 160-165 cm. Peso: 525-625 kg nelle femmine e 600-700 kg nei maschi. Mantello sauro, ubero, baio, preferibilmente carichi, con o senza macchie a sede fissa. Testa leggera e quadrata; fronte larga e piana; arcate orbitali ben rilevate; occhi grandi e vivaci; profilo del naso rettilineo con canna nasale piuttosto larga; narici grandi e mobili; orecchie piuttosto piccole, mobili e ben attaccate. Collo con buone masse muscolari; garrese mediamente rilevato, muscoloso ed asciutto; groppa preferibilmente doppia, ampia, molto muscolosa e mediamente inclinata; petto largo e muscoloso; torace ben disceso. Arti piuttosto brevi, con buone masse muscolari.
Caratteristiche funzionali. Lavori agricoli e trasporto. L'obiettivo principale della selezione è rappresentato dalla produzione della carne, con particolare attenzione all'ottenimento di puledri precoci e quindi collocabili sul mercato ad un'età variabile da 6 a 12 mesi.
(Per gentile concessione del Prof. A. Falaschini)
Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido
Origine e diffusione. Nel 1900 circa, stalloni bretoni e fattrici del Polesine. Diffuso nelle zone piane e collinari dell'Italia settentrionale e centrale. Consistenza di circa 2000 capi, di cui circa 1000 fattrici iscritte al libero genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 160-165 cm. Peso: 525-625 kg nelle femmine e 600-700 kg nei maschi. Mantello sauro, ubero, baio, preferibilmente carichi, con o senza macchie a sede fissa. Testa leggera e quadrata; fronte larga e piana; arcate orbitali ben rilevate; occhi grandi e vivaci; profilo del naso rettilineo con canna nasale piuttosto larga; narici grandi e mobili; orecchie piuttosto piccole, mobili e ben attaccate. Collo con buone masse muscolari; garrese mediamente rilevato, muscoloso ed asciutto; groppa preferibilmente doppia, ampia, molto muscolosa e mediamente inclinata; petto largo e muscoloso; torace ben disceso. Arti piuttosto brevi, con buone masse muscolari.
Caratteristiche funzionali. Lavori agricoli e trasporto. L'obiettivo principale della selezione è rappresentato dalla produzione della carne, con particolare attenzione all'ottenimento di puledri precoci e quindi collocabili sul mercato ad un'età variabile da 6 a 12 mesi.
(Per gentile concessione dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido)
Puledro e fattrice di cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido
Origine e diffusione. Nel 1900 circa, stalloni bretoni e fattrici del Polesine. Diffuso nelle zone piane e collinari dell'Italia settentrionale e centrale. Consistenza di circa 2000 capi, di cui circa 1000 fattrici iscritte al libero genealogico.
Caratteristiche morfologiche. Altezza al garrese: 160-165 cm. Peso: 525-625 kg nelle femmine e 600-700 kg nei maschi. Mantello sauro, ubero, baio, preferibilmente carichi, con o senza macchie a sede fissa. Testa leggera e quadrata; fronte larga e piana; arcate orbitali ben rilevate; occhi grandi e vivaci; profilo del naso rettilineo con canna nasale piuttosto larga; narici grandi e mobili; orecchie piuttosto piccole, mobili e ben attaccate. Collo con buone masse muscolari; garrese mediamente rilevato, muscoloso ed asciutto; groppa preferibilmente doppia, ampia, molto muscolosa e mediamente inclinata; petto largo e muscoloso; torace ben disceso. Arti piuttosto brevi, con buone masse muscolari.
Caratteristiche funzionali. Lavori agricoli e trasporto. L'obiettivo principale della selezione è rappresentato dalla produzione della carne, con particolare attenzione all'ottenimento di puledri precoci e quindi collocabili sul mercato ad un'età variabile da 6 a 12 mesi.
(Per gentile concessione dell'Allevamento Masseria Marinosci)